Il Presidente

Riccione, 1 Settembre 2008


Carissime amiche e carissimi amici,


siamo alla ripresa della nostra attività agonistica e ci lasciamo alle spalle un anno nel corso del quale si sono susseguiti importanti avvenimenti che hanno accresciuto il prestigio ed assicurato una qualche visibilità mediatica, anche se ancora modesta, allo Squash italiano.
Tra le molte cose positive spiccano i piacevoli Campionati Italiani Individuali, di tutte le categorie, ed i coinvolgenti Campionati Italiani a Squadre (Coppa Italia compresa), che nell’Assoluto hanno raggiunto, grazie alla presenza di giocatori stranieri di altissimo livello, una dimensione internazionale di sicuro valore. Queste manifestazioni sono testimonianza della immutata vigoria agonistica con la quale i nostri atleti hanno onorato ed onorano il nostro sport, a buon diritto protagonista del movimento sportivo italiano più qualificato.
Abbiamo partecipato a tutti i Campionati Europei e Mondiali, assoluti ed juniores, individuali ed a Squadre, della stagione; in essi abbiamo conseguito, grazie alla evidente crescita competitiva dei nostri Atleti Azzurri ed alla professionalità della struttura tecnica delle Squadre Nazionali, risultati agonistici significativi. Una citazione particolare va fatta per i Campionati Europei: la Squadra Nazionale femminile ha ottenuto il miglior piazzamento della sua storia e la Squadra Nazionale maschile ha confermato il lusinghiero piazzamento di Riccione 2007. Dulcis in fundo la medaglia di bronzo, conquistata da Manuela Manetta, nel Campionato Europeo Individuale femminile.
Sono tutti fatti che consigliano alla Federazione di proseguire sulla strada intrapresa e si dovrà cogliere l’occasione della prossima Assemblea Generale Elettiva per mobilitare tutte le energie, personali ed economiche, utili a: consolidare la struttura organizzativa federale; sostenere l’impegno dei nostri migliori atleti; accudire con grande attenzione il movimento giovanile; gratificare le società che si dedicano, con passione e serietà, alla diffusione dello squash nel mondo della scuola; valorizzare l’intero movimento degli squashisti italiani, che, malgrado la non facile congiuntura economica, continua ad espandersi ed ha raggiunto, in via definitiva, una dimensione popolare, diffusa in tutto il territorio nazionale.
Si è riusciti a far si che anche gli osservatori più disattenti capissero che lo Squash non è solo un mezzo per curare il proprio corpo, ma un’attività sportiva vera e propria, in grado di: contribuire alla formazione di caratteri; crescere atleti; meritarsi l’approdo olimpico, grazie anche alla sua straordinaria presenza nel mondo. Ci si può ritenere soddisfatti.
A presto

                                                          Siro Zanella

 

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