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:: LE REGOLE 17 - 18 :: |
(la condotta in campo - il controllo di un incontro) |
REGOLA 17 - Condotta in campo - 17.1 Se l’arbitro ritiene che il comportamento di un giocatore in campo possa essere deconcentrante, intimidatorio o offensivo nei riguardi dell’avversario, di un ufficiale di gara o di uno spettatore, o possa in qualsiasi altro modo portare discredito al giuoco, l’arbitro dovrà penalizzare il giocatore. 17.2 (G15) Le offese che l’arbitro dovrà contemplare previste in questa Regola includono atti o parole oscene, abusi fisici o verbali, discordia con il segnapunti o con l’arbitro, abuso della racchetta, palla o campo, e accettare suggerimenti fuori da un intervallo fra giochi. Altre offese comprendono: notevole e voluto contatto fisico (Regola 12.12.1), movimento eccessivo della racchetta (Regola 12.4), palleggio sleale (Regola 3.2), ritardo nel riprendere il giuoco (Regola 7.4), giuoco o azioni pericolose (Regola 16.3.1.3) e perdita di tempo (Regola 7.6).
Conduct Warning (Warning - chiamato avvertimento di condotta). Conduct Stroke (stroke assegnato all’avversario - chiamato assegnazione di un punto di penalità). Conduct Game (game assegnato all’avversario - chiamato assegnazione di un giuoco di penalità). Conduct Match (match assegnato all'avversario - chiamato assegnazione di una partita di penalità).
REGOLA 18 - Controllo di un incontro - 18.1 (G17) Un incontro è normalmente controllato da un arbitro assistito da un segnapunti. Tuttavia, si potrà incaricare una persona di svolgere sia le funzioni dell'arbitro, che del segnapunti. La WSF consiglia la presenza di due ufficiali per svolgere i due ruoli. 18.2 La posizione corretta per arbitrare e segnare i punti in un incontro di squash è al centro della parete posteriore, il più vicino possibile a questa, sopra la linea di fuori campo della parete posteriore e preferibilmente da seduti. |