:: LA REGOLA 16 ::

(la perdita di sangue, malore, impedimento fisico, infortunio -G14-)

 

REGOLA 16 (G14) - perdita di sangue, malore, impedimento fisico e infortunio (vedi schema di flusso - Appendice 4.2)

16.1 Perdita di sangue: l’arbitro dovrà fermare immediatamente il giuoco quando uno dei due giocatori abbia una perdita di sangue visibile, una ferita aperta o vestiti macchiati di sangue. Prima di permettere la ripresa del giuoco l’arbitro dovrà assicurarsi che la perdita sia fermata, la ferita coperta e i vestiti macchiati siano cambiati, concedendo un tempo ragionevolmente necessario contemplato nel torneo.

Se la perdita del sangue è stata causata solo dall’avversario, l’arbitro dovrà assegnare immediatamente l’incontro al giocatore.

  • 16.1.1 Ricomparsa della perdita di sangue: se un giocatore ricomincia a giocare dopo aver fermato la fuoriuscita di sangue, per la quale è già stato concesso il tempo per riprendersi, l’arbitro non dovrà concedere più tempo, però il giocatore può concedere il giuoco in corso per usufruire dell’intervallo di 90 secondi. Se, dopo i 90 secondi, la perdita non si è fermata, il giocatori dovrà concedere l’incontro. Un giocatore può concedere solo un giuoco per avere un intervallo di 90 secondi.

  • Se la protezione di una ferita che sanguina cade o viene rimossa durante l’incontro, così scoprendo la ferita, l’arbitro dovrà considerare questo come una ricomparsa della perdita di sangue, purché non ci sia più nessun segno della perdita di sangue.

16.2 Malore o Impedimento Fisico: un giocatore che soffre di un malore o impedimento fisico che non coinvolge una perdita di sangue ha le seguente opzioni:

  • 16.2.1 riprendere il giuoco senza ritardi;

  • 16.2.2 concedere il giuoco in corso, accettando l’intervallo di 90 secondi, o

  • 16.2.3 concedere l’incontro.

Sintomi di stanchezza, presunto malore, o impedimento fisico non evidente all’arbitro, o la ricomparsa di sintomi già preesistenti, compresi infortuni subiti prima durante l’incontro devono essere trattati secondo le disposizioni di questa Regola 16.2. Questo comprende crampi di tutti tipi, vero o presunta nausea e mancanza di fiato, compresa l’asma. L’arbitro dovrà informare i giocatori della decisione e i requisiti delle regole.

16.3 Infortunio:

  • 16.3.1 Se un giocatore dichiara di aver subito un infortunio, l’arbitro deve essere sicuro che si tratti di una ferita reale e, se questo è il caso, decidere a quale categoria d’infortunio appartiene, informando i giocatori della decisione e dei requisiti delle regole. Il giocatore ha diritto al tempo per riprendersi solo subito dopo l’incidente.

      Le categorie sono:

  • 16.3.1.1 auto-inflitto quando l’avversario non ha contribuito all’infortunio;

  • 16.3.1.2 indotto, dove l’avversario ha accidentalmente contribuito al o accidentalmente provocato l’infortunio. L’arbitro non dovrà interpretare le parole accidentalmente contribuito o accidentalmente provocato come una situazione dove un giocatore rimane troppo vicino all’avversario (crowding);

  • 16.3.1.3 inflitto dall’avversario dove solo l’avversario è responsabile per l’infortunio.

16.3.2 Se l’infortunio risulta nella perdita di sangue, dovrà applicare la Regola 16.1 finché non si ferma la perdita di sangue. Successivamente si applica la Regola 16.3.3.

16.3.3 Se non c’è una perdita di sangue entrano in vigore le seguente regole:

  • 16.3.3.1 Per un infortunio auto-inflitto (regola 16.3.1.1), l’arbitro dovrà concedere al giocatore infortunato tre minuti per riprendersi. L’arbitro dovrà chiamare "Time" (tempo) alla fine dei tre minuti, dopo aver dato un avviso quando mancano 15 secondi alla scadenza dei tre minuti. Se il giocatore richiede tempo di recupero supplementare, che va oltre i tre minuti, l’arbitro dovrà imporre al giocatore di concedere un game, accettare l’intervallo di 90 secondi e poi riprendere il giuoco, o concedere l’incontro. Se il giocatore infortunato non è rientrato in campo quando è chiamato "time", l’arbitro dovrà aggiudicare l’incontro all’avversario;

  • 16.3.3.2 Per un infortunio indotto (regola 16.3.1.2), l’arbitro dovrà concedere al giocatore infortunato un’ora per potersi riprendere, con la possibilità di un tempo aggiuntivo come stabilito nel programma di gara. L’arbitro dovrà chiamare "Time" (tempo) alla fine del tempo concesso. Il giocatore infortunato deve, alla fine del periodo di tempo concesso, riprendere il giuoco o concedere l’incontro. Se il giocatore infortunato riprende il giuoco, resterà valido il punteggio raggiunto alla fine dello scambio in cui si è verificato l’infortunio;

  • 16.3.3.3 Per un infortunio inflitto dall’avversario (regola 16.3.1.3), l’arbitro dovrà applicare la penalità adeguata di cui alla regola 17, eccetto quando il giocatore infortunato ha bisogno di tempo per riprendersi. In questo caso l’arbitro dovrà aggiudicargli l’incontro.

16.4 Un giocatore ferito, dopo essergli stata concessa una pausa per riprendersi, potrà ricominciare a giocare prima della scadenza di tale pausa, però in tal caso, l’arbitro dovrà concedere all’avversario il tempo sufficiente per prepararsi a riprendere il giuoco.

16.5 Se un giocatore reclama un infortunio e l’arbitro non è convinto che si sia verificato, L’arbitro dovrà ordinare al giocatore di riprendere il giuoco, o di concedere un game, accettare l’intervallo di tempo disponibile e poi riprendere il giuoco o concedere l’incontro.

16.6 Se un giocatore concede un giuoco, dovrà conservare i punti già segnati e, alla conclusione dei 90 secondi dovrà o, riprendere il giuoco, o concedere l’incontro.

 

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